È sorprendente notare come il tram sia l’unico mezzo di trasporto urbano che divide i portatori di interessi e l’opinione pubblica in parti risolutamente contrarie e altrettanto risolutamente favorevoli.
Abbiamo aderito al Manifesto delle Associazioni per i tram di Roma, promosso da Odissea Quotidiana e condiviso dai gruppi di cittadini che a vario titolo si occupano della mobilità nella Capitale, ma ci rendiamo conto che disinformazione e superficialità possono alimentare contrarietà che dipendono da varie ragioni, spesso superabili, come i pessimi esempi di tranvie antiquate e prive di valida manutenzione, o il timore dei cambiamenti, o la scarsa conoscenza dei mezzi moderni. E, di contro, i fautori del tram talvolta non tengono conto dei suoi limiti e lo vorrebbero anche dove non sarebbe la soluzione appropriata. È dunque opportuno cercare di portare razionalità nel trattare il tema tranviario: conoscere bene pro e contro, rendersi conto che i diversi sistemi di trasporto non sono intercambiabili, poiché ciascuno ha sue potenzialità e le sue controindicazioni. Non si può di conseguenza scegliere a priori l’autobus, il tram o la metropolitana.
Per queste ragioni pubblichiamo un documento realizzato da Per Roma che abbiamo sottoscritto insieme a Assoutenti Ostia, Odissea Quotidiana, Cesmot e Graftreni, che analizza i diversi aspetti e approfondisce il tema con dati e informazioni specifiche.
Leggi il documento
tram-facciamo-chiarezza-25102324739
La tabella sopra riportata è puramente indicativa e direi semplicistica. Le differenze non sono marginali come nell’esempio riportato. Immagino che i costi siano riferiti al numero di posti offerti e non a quelli effettivamente utilizzati: se non vi fosse una sufficiente domanda a sostenere la maggiore capacità di carico del tram quella tabella assumerebbe altri valori.
Non sono contrario al “ferro”, ma una contrapposizione di questo tipo la trovo fuorviante: ci sono molte variabili in gioco e le soluzioni (complesse) vanno individuate caso per caso. Per esempio preferirei nei centri storici percorsi ciclabili e pedonali rispettosi della Storia della Città e dell’Ambiente.