Il Rapporto che ne è scaturito mostra chiaramente l’inadeguatezza dello strumento-programma. “Nei documenti depositati dai candidati – afferma Monitoroma– manca qualsiasi programmazione del lavoro ipotizzato, qualsiasi previsione concreta della spesa e dei tempi previsti. In questo modo per i cittadini è del tutto impossibile verificare il rispetto degli impegni da parte dell’Amministrazione: ed era questo lo scopo della legge del 1993. Lo strumento-programma va cambiato”.
Intanto, Monitoroma lancia una proposta: il Sindaco eletto presenti entro un mese alla città il calendario di marcia della propria amministrazione, gli obbiettivi da perseguire anno per anno. I cittadini potranno verificare almeno il rispetto dei tempi.
Per i programmi di Calenda, Gualtieri, Michetti e Raggi poi Monitoroma ha approfondito ulteriormente l’analisi. Spiega Monitoroma: “Non è stato possibile farlo per tutti i 22 candidati sindaci. I documenti programmatici dei sono stati resi disponibili dal Comune solo il 14 settembre e sarebbe mancato il tempo: abbiamo dovuto fare una scelta e ci siamo limitati ai candidati considerati unanimemente i più favoriti”.
Ho letto la sintesi e leggerò il rapporto. Questo lavoro è ciò che cercavo da tempo.