Lo dimostra il Rapporto di Monitoroma sui documenti programmatici dei candidati sindaci. Mancano indicazioni di spesa e di tempi: verifiche impossibili. La “pagella” di Calenda, Gualtieri, Michetti e Raggi

I programmi elettorali dei candidati sindaci? Libri dei sogni, elenchi di progetti non verificabili, senza pianificazione, privi troppo spesso dell’indicazione di costi e di tempi: insomma che rischiano di essere documenti inutili e letti da nessuno.
Lo afferma il Rapporto presentato da Monitoroma, l’osservatorio creato da associazioni civiche cittadine (Città 2050, Passo Civico, Per Roma, Roma Europea, Tutti per Roma.Roma per Tutti ) con lo scopo di esaminare i programmi presentati dai candidati sindaci alle prossime votazioni comunali del 3 e 4 ottobre.
Il Rapporto che ne è scaturito mostra chiaramente l’inadeguatezza dello strumento-programma. “Nei documenti depositati dai candidati – afferma Monitoroma– manca qualsiasi programmazione del lavoro ipotizzato, qualsiasi previsione concreta della spesa e dei tempi previsti. In questo modo per i cittadini è del tutto impossibile verificare il rispetto degli impegni da parte dell’Amministrazione: ed era questo lo scopo della legge del 1993. Lo strumento-programma va cambiato”.
Intanto, Monitoroma lancia una proposta: il Sindaco eletto presenti entro un mese alla città il calendario di marcia della propria amministrazione, gli obbiettivi da perseguire anno per anno. I cittadini potranno verificare almeno il rispetto dei tempi.
Per i programmi di Calenda, Gualtieri, Michetti e Raggi poi Monitoroma ha approfondito ulteriormente l’analisi. Spiega Monitoroma: “Non è stato possibile farlo per tutti i 22 candidati sindaci. I documenti programmatici dei sono stati resi disponibili dal Comune solo il 14 settembre e sarebbe mancato il tempo: abbiamo dovuto fare una scelta e ci siamo limitati ai candidati considerati unanimemente i più favoriti”.
Ho letto la sintesi e leggerò il rapporto. Questo lavoro è ciò che cercavo da tempo.