Il progetto nasce con l’obiettivo di comunicare, attraverso il linguaggio universale dell’arte e in particolare, quello della street art, l’unione nelle diversità di una metropoli e delle molteplici comunità che la popolano e la arricchiscono. Dalla periferia al centro, dal centro alla periferia, il progetto propone il coinvolgimento di tutti i Municipi di Roma. La cerimonia inaugurale della prima street art del progetto il 30 ottobre 2020 nel quartiere di Portonaccio (IV municipio). L’intervento dell’artista sarà dedicato alla memoria di Ebru Timtik (1978- Istanbul, 27 agosto 2020), l’avvocatessa e attivista turca per i diritti umani, morta a fine agosto in sciopero della fame per “la giustizia”.

E’ promosso da Luisa Melara, in qualità di Presidente di Arimondi Circle, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Presidi Lazio, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma e la CGIL Fillea Nazionale.
Il progetto è stato denominato ONE CITY, ovvero “città unita”, perché l’obiettivo è quello di comunicare, attraverso il linguaggio universale dell’arte e in particolare, quello della street art, l’unione nelle diversità di una metropoli e delle molteplici comunità che la popolano e la arricchiscono. Dalla periferia al centro, dal centro alla periferia, il progetto propone il coinvolgimento di tutti i Municipi di Roma.
Oggi la street art è una forma di arte straordinariamente inclusiva e con una dirompente carica pedagogica per l’individuo, per le comunità e per gli attori pubblici che governano. La street art consente di “visualizzare”, su un piano di concretezza e immediatezza, i valori laici della democrazia, dello stato di diritto e delle libertà. La street art ci ricorda di “non dimenticare”.
Questo perché la filosofia della street art si è affermata nel tempo come nuova forma di attivismo per i diritti civili, come invito-partecipativo alla riflessione comunitaria, come atto di sprone per il risveglio delle coscienze, come forma di protesta per non restare in silenzio, come strumento di ri-progettazione e di ri-generazione urbana. Insomma, la street art è un linguaggio artistico che può e deve essere valorizzato per la crescita culturale e civile di un Paese.
Come si articola
L’idea è che ogni Municipio ospiti un’opera permanente di street art, a firma di autori di rilievo internazionale. Tutte le opere saranno collegate idealmente e concettualmente tra loro perché ciascuna di esse si dovrà ispirare ai valori del bonus civis descritti da Cicerone (dignitas, auctoritas, urbanitas, humanitas, clementia, pax, abstinentia, aequitas, consilium, costantia, gravitas, decorum, ecc.). Ogni Municipio della città accoglierà due di questi valori con l’obiettivo di rafforzare il senso di unità tra concittadini e di appartenenza a Roma e ai suoi valori culturali e laici. Principi che, dall’antichità classica, sono diventati fondativi delle democrazie contemporanee, dello Stato di diritto e delle libertà civili: una straordinaria conquista
dell’umanità.
Laboratori didattici e Lectio Magistralis
Il progetto prevede il coinvolgimento delle scuole medie superiori di ogni Municipio grazie alla collaborazione con l’Associazione Nazionale Presidi (ANP). Ogni sessione formativa cui parteciperanno i ragazzi delle scuole medie superiori approfondirà i valori del bonus civis, i valori laici della democrazia, dello stato di diritto e delle libertà, con un focus sui collegamenti con la nostra Costituzione. I laboratori si concluderanno con una lectio magistralis presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma. Di volta in volta, il Consiglio selezionerà un giurista, dal mondo dell’avvocatura, dal mondo accademico o dal mondo della magistratura, che insieme al Dottor Cesare Biasini Selvaggi, giornalista e Direttore Editoriale di Exibart, condurranno il dibattito finale con gli studenti.
Le suggestioni e le riflessioni che emergeranno da questo laboratorio conclusivo saranno fonte di ispirazione per l’opera (murales) che gli artisti realizzeranno.
La prima tappa del progetto
Il primo progetto artistico sarà inaugurato il 30 ottobre 2020 alle ore 12.00 in Via Giuseppe Arimondi, n.5 nel quartiere di Portonaccio (IV municipio). L’intervento dell’artista sarà dedicato alla memoria di Ebru Timtik (1978- Istanbul, 27 agosto 2020), l’avvocatessa e attivista turca per i diritti umani, morta a fine agosto in sciopero della fame per “la giustizia”: chiedeva infatti un processo equo, dopo essere stata condannata a 13 anni di carcere con l’accusa di “terrorismo”.
In questo caso, i valori del bonus civis assegnati alla comunità “studentesca” delle scuole del IV Municipio sono humanitas, abstinentia, costantia e aequitas. Si tratta dei valori incarnati dalla testimonianza di vita e dall’impegno civile e professionale di Ebru Timtik.
Questa prima tappa del progetto sarà tutta al femminile:
- la committente dell’opera, Luisa Melara,
- la street artist scelta per la realizzazione dell’opera, Alice Pasquini;
- la giurista che terrà la lectio magistalis, On. Anna Finocchiaro;
- la giurista in memoria della quale l’opera sarà dedicata, Ebru Timtik.
A conclusione del progetto ONE CITY, le opere di street art realizzate andranno a collegare e a unire idealmente tutti i Municipi romani e la loro cittadinanza, all’insegna dei valori sempre attuali e centrali del bonus civis di ciceroniana memoria. Ripercorrendo l’itinerario di questi interventi artistici, i cittadini, ma anche i turisti, avranno così l’opportunità di conoscere Roma sotto una prospettiva inedita: i valori laici della democrazia, dello stato di diritto e delle libertà, attraverso i linguaggi inclusivi dell’arte contemporanea, in questo caso della street art, con un coinvolgimento partecipativo che prende le mosse dai più giovani.