Tutti per Roma: “Nessuno lavora per far uscire la città da questo incubo”
In allarme per la situazione anche associazioni e comitati cittadini. Emma Amiconi portavoce del gruppo “Tutti per Roma, Roma per tutti”, che mesi fa aveva organizzato un interessante incontro pubblico proprio sui rifiuti, è sconcertata. «Il Comune continua a dire di no a tutto e a tutti dall’Ordinanza regionale alle proposte di Zaghis e la Regione potrebbe forse fare di più -spiega-. Nessuno si sta prendendo la responsabilità di intervenire in modo risolutivo sull’oggi e per un piano a medio lungo termine per fare uscire definitivamente la città e il suo hinterland da questo incubo. Noi stiamo lavorando a nuove iniziative, nello stile inaugurato al Palladium lo scorso febbraio: informazione e approfondimento. E abbiamo già depositato e notificato atti del Group Action contro Ama: querela, denuncia penale alla procura della Repubblica e citazione al Tribunale civile». «Nell’immediato – aggiunge Amiconi – chiediamo di affrontare la situazione con una o più discariche “di emergenza”, siti di trasferenza e di stoccaggio, una campagna di sensibilizzazione e informazione sull’utilità della raccolta differenziata, la pulizia dei cassonetti e il coinvolgimento dei sindacati dei lavoratori Ama. A medio lungo termine di dotare la città metropolitana di impianti e strutture idonee alla gestione virtuosa dell’intero ciclo dei rifiuti, in linea con gli standard di qualità della vita delle persone e dell’ambiente già raggiunti in tante capitali europee».
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