Monitoraggio Civico sulla  situazione dell’illuminazione pubblica della città

Monitoraggio Civico sulla situazione dell’illuminazione pubblica della città

Il Piano Led di ACEA ha avuto inizio nel 2016. Si tratta di un progetto che prevede la graduale sostituzione delle lampade a gas con quelle a tecnologia led sia per l’illuminazione pubblica sia per quella artistica. Il piano ha visto l’installazione di oltre 170.000 led in 15 municipi, con l’obiettivo di installare 182.556 nuovi led fino alla conclusione del progetto.

Eppure Roma è al buio da tempo, a singhiozzi e a intermittenza.

Tra luci a sorpresa e oscurità improvvisa, in un balletto instabile, strade o interi quartieri si alternano con schizofrenia inspiegabile, senza che i cittadini possano capirne le ragioni. Strade, quartieri, in tutto o in parte sono completamente bui o mal illuminati
Tutti per Roma. Roma per tutti, dopo avere ricevuto decine di segnalazioni, lancia un monitoraggio civico per arrivare ad una dettagliata descrizione dello stato della città. Da oggi è quindi on line un semplice questionario, che invitiamo tutti a compilare.
La campagna #Romadicebastabuio è aperta alla collaborazione dei singoli cittadini, di gruppi, di realtà organizzate che intendano non solo divulgare il questionario ma, una volta elaborati i risultati, partecipare alla segnalazione del problema e alla richiesta di soluzioni alle autorità responsabili.
Perché vogliamo una città illuminata, una città sicura, una città vivibile.

Per adesioni e richiesta di informazioni ulteriori scrivere a tuttiperroma@gmail.com.

L’illuminazione pubblica

Il Comune di Roma con i suoi 129.000 ettari amministra un territorio grande come quello di Milano, Torino,Genova, Bologna, Firenze, Napoli, Bari, Catania e Palermo messi insieme. La lunghezza delle strade di Roma è di circa 5.500 chilometri. L’ente responsabile del servizio di illuminazione pubblica della città di Roma è ACEA.

Oltre al Codice della strada e al Codice civile, anche lo Stato ha dettato le sue regole sulla gestione dell’illuminazione pubblica. Lo ha fatto con la legge UNI 11248, focalizzata proprio sull’illuminazione stradale, che impone che ogni categoria di strada abbia una quantità di luce atta a garantire la sicurezza, a seconda della zona e della viabilità media registrata. Lo stesso vale per le piazze o per i parchi pubblici, anche se riservati ai pedoni.
Il corretto funzionamento dell’illuminazione pubblica, e quindi il fare il possibile per evitare che ci siano lampioni spenti, è a carico degli enti proprietari o dei gestori delle strade che devono garantire che nelle vie urbane o extraurbane, a seconda della propria competenza, ci siano le condizioni di sicurezza per pedoni e automobilisti.

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